giovedì 24 aprile 2014

Ingegneria 14 : COMPLESSO RESIDENZIALE CON DOPPIO PIANO INTERRATO IN VIGNOLA (MO)

La mia attività geotecnica-strutturale è certamente stata maggiormente incentrata su opere infrastrutturali, stradali, ferroviarie, idrauliche; comunque anche in campo residenziale ed ospedaliero ho avuto occasione di occuparmi di grossi interventi costruttivi come, per i primi, questo complesso in Comune di Vignola (MO).

Il complesso residenziale in costruzione

I fabbricati complessivamente sviluppano un volume di circa 45'000 mc di cui 16'000 mc interrati in due piani e i rimanenti 29'000 mc suddivisi in 4 palazzine di diverse altezze; i lavori sono iniziati nel 2006 e collaudati verso la fine dell’anno 2008.

Vista sul lato Est
Vista sul lato Sud

L'elemento unitario del complesso è proprio costituito dal sistema dei piani interrati destinati a soddisfare la domanda di autorimesse e servizi. Questi si sviluppano per l'intera area interessata al progetto, su due livelli, con accessibilità differenziata, dalla Via Tavoni a quota del livello inferiore, e dalla Via Portello da cui, attraverso la rampa, si accede pure ai livelli interrati. Il progetto, nell'organizzare gli spazi ed i volumi, ha tenuto conto della salvaguardia delle alberature di pregio, articolando le volumetrie ed organizzando le architetture perché queste presenze siano valorizzate e fruite.


La paratia in micropali di sostegno per lo scavo
I piani interrati sono stati realizzati secondo il sistema costruttivo TOP-DOWN. Dopo la costruzione della palificata perimetrale, con disposizione dei micropali a quinconce, si è provveduto allo scavo di sbancamento fino al solaio del primo piano interrato. Giunti alla quota di intradosso del solaio sono stati realizzati dei pali in corrispondenza dei pilastri più esterni della struttura. 

Il sistema costruttivo TOP-DOWN

La quota della platea di fondazione 

Successivamente sono state poste in opera le travi tra i pali e la paratia e gettata la fascia di solaio compresa tra le travi. Il sistema palo-trave ha il la funzione statica di sostegno delle paratie perimetrali, e il getto del solaio contribuisce a stabilizzare la struttura. Dopo la maturazione del getto si è contenuto con lo scavo di sbancamento fino alla quota di estradosso della platea. In seguito al getto della platea i lavori sono ripresi con la realizzazione del telaio portante della struttura.

Armatura e getto di una porzione di platea
Armatura e getto del solaio del piano II°

Il progetto della struttura e la relativa analisi sismica (Ex zona III°)  sono stati eseguiti con l’utilizzo del software Nòlian della Softing srl basato sull’analisi agli elementi finiti; la discretizzazione dei vari elementi della struttura tridimensionale è ottenuta tramite elementi monodimensionali e bidimensionali. 

Il modello di calcolo F.E.M. su Nolian di Softing srl - Roma

Il modello complessivo dei fabbricati , decisamente complesso, è stato agilmente risolto con il potente metodo di fattorizzazione sparse out–of–core che è quello più adatto per problemi di dimensione molto grande, e presenta una straordinaria velocità di convergenza .

Collegamento del solaio del I° interrato studiato com modellazione localizzata


Il modello, nelle zone di accosto con la paratia di micropali, ha permesso di definire le azioni puntuali che sono state poi verificate con sotto modelli localizzati in modo da definire le staffe di collegamento fra i solai di controvento ed i micropali a garanzia completa dell’efficacia dell’azione alla base del top-down.

Visione aerea in costruzione alla quota del tetto


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